10° LEZIONE DI LATINO
Ciao amici! Il calendario settimanale come il nostro formato da sette giorni si diffuse a Roma (e poi in tutto l'impero) nel primo secolo a.C.; sappiamo però che era già in uso dopo il 30 a.C. a partire da quando Ottaviano Augusto (futuro primo imperatore di Roma) conquistò l'Egitto. I nomi dei giorni settimanali che usiamo ancora oggi richiamano quelli del calendario latino (quasi tutto nella lingua italiana deriva da quella latina).
Lunedì si diceva “Dies lunae” (lune-dì) ovvero “giorno della luna” ed era rappresentato dalla dea Diana (giorno dedicato ai campi, alla casa e alla famiglia).
Martedì si diceva “Dies Martis” (marte-dì) ovvero “giorno di Marte”, il dio della guerra e rappresentava il coraggio, la forza, ma anche le dispute.
Giovedì si diceva “Dies Iovis” (giove-dì) ovvero “giorno di Giove”, trattasi del padre degli dèi che simboleggiava l'abbondanza, la prosperità.
Sabato si diceva “Dies Saturni” ovvero “giorno di Saturno” il dio sfortunato (per questo anche il giorno veniva considerato sfortunato), in quanto era stato sconfitto dal suo stesso figlio Giove. Ciononostante si credeva che questo giorno potesse dare molta forza nell'affrontare i problemi quotidiani.
Domenica si diceva “Dies Solis” ovvero “giorno del sole”, ed era rappresentato dal dio Apollo (il dio sole); gli antichi romani lo credevano un giorno fortunato per chiunque volesse iniziare un'attività o un'impresa.
Gli antichi greci e poi gli antichi romani videro come un “dio” ogni virtù, ma anche a ogni difetto umano per tentare di spiegare quanto riguarda la vita sulla terra. Gli dèi erano i protagonisti di leggende che raccontavano quanto poteva essere giusto o sbagliato secondo il pensiero degli uomini dell'epoca e perciò considerati importantissimi dai popoli del passato. Fu quindi per onorarli che si diede i loro nomi ai giorni della settimana.
A presto per una nuova lezione di Latino.
(FAGR 20-02-2025)
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Falsi d'Autore Giulio Romano
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