IUL, IL PICCOLO PITTORE 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Iul&Co. 2009-2024  
UNA VISITA DI BABBO NATALE - LA NOTTE PRIMA DI NATALE 
 
"UNA VISITA DI BABBO NATALE (conosciuta anche come "La notte prima di Natale") è una delle poesie sul Natale più lette al mondo da quando venne pubblicata per la prima volta il 23 dicembre del 1823 su  un quotidiano di New York. Viene oggi considerata scritta da Clement Clarke Moore (1779-1863) sebbene l'autore sia incerto. Per la prima volta il personaggio di Babbo Natale si distingue dalla figura di San Nicola, così come il giorno in cui egli porta i doni, ovvero la notte tra il 24 e il 25 dicembre (non il 6 dicembre, giorno sul calendario del santo). Una novità fu anche il comparire dei nomi delle renne che trainano la famosa slitta di Babbo Natale, il quale viene qui descritto con la barba bianca, le gote e naso rossi e un abito bordato di pelliccia mentre scende veloce per i comignoli. La storia descrive una famiglia statunitense durante la Vigilia in attesa dei doni da parte di Babbo Natale e dice: 
 
-Era la notte prima di Natale, quando tutta la casa era silenziosa, 
non una creatura si muoveva, nemmeno un topolino. 
Le calze erano appese al camino con cura, 
I bambini erano accoccolati tutti comodi nei loro letti, 
mentre visioni di zuccherini danzavano nelle loro teste; 
e la mamma nel suo scialle e io con il mio berretto, 
ci stavamo sistemando per dormire  
quando sul prato si levò un tale fracasso! 
Mi sono alzato dal letto per vedere cosa fosse successo. 
Andai alla finestra veloce come un lampo, 
Alzai le imposte e sollevai l'anta. 
La luna sul manto di neve appena caduta 
illuminava come di giorno ogni cosa e con mia grande meraviglia, vidi  
una slitta in miniatura tirata da otto piccole renne, 
guidata da un vecchietto così vivace e veloce, 
che in un momento capii dovesse essere Babbo Natale. 
Più rapidi delle aquile le renne volavano 
e lui fischiava e gridava chiamandole per nome: 
"Ora, Fulmine! Ora, Ballerina! Ora, Donnola e Freccia! 
Su, Cometa! Su Cupido! Su, Salterello e Lampo! 
Per la parte superiore del portico! All'inizio della parete! 
Ora via! Veloci, via tutti! " 
Come foglie secche trasportate da un mulinello di vento 
quando incontrano un ostacolo, salì in cielo, 
Così volarono in cima alla casa  
con la slitta piena di giocattoli (e anche Babbo Natale). 
E poi in un batter d'occhio, ho sentito sul tetto 
il saltellare e lo scalpitare di ogni piccolo zoccolo. 
Non feci tempo a voltarmi che 
giù dal camino Babbo Natale è sceso con un balzo. 
Era tutto vestito di pelliccia, dalla testa ai piedi, 
e i suoi vestiti erano tutti coperti di cenere e fuliggine; 
Un sacco di giocattoli si era gettato sulla schiena, 
e sembrava un venditore ambulante pronto a mostrare la sua mercanzia. 
I suoi occhi - come brillavano! le sue fossette così allegre! 
Le sue guance erano come le rose, il naso come una ciliegia! 
La sua buffa piccola bocca arcuata in un sorriso  
e la barba del mento era bianca come la neve; 
una pipa teneva stretta tra i denti 
e il fumo circondava la sua testa come una corona; 
aveva una faccia larga e un po' di pancia rotonda, 
che sobbalzava quando rideva come una ciotola di gelatina. 
Era grassottello e paffuto, un vecchio folletto allegro, 
Con una strizzatina d'occhi e un cenno del capo, 
presto mi ha fatto capire che non avevo nulla da temere; 
lui non disse una parola ma andò dritto al suo lavoro, 
e ha riempito tutte le calze; poi si voltò di scatto, 
mettendo il dito da una parte del naso  
e annuendo, salì su per il camino. 
Balzò sulla sua slitta, alla sua squadra diede un fischio 
e tutti volavano via come il piumino di un cardo. 
Ma l'ho sentito esclamare, prima che sparisse dalla vista, 
"Buon Natale a tutti e per tutti una buona notte."- 
 
(FAGR 05-12-2021) 
 
FAGR-Editore 
Falsi d'Autore Giulio Romano 
 
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