ALLA SCOPERTA DEL "GENIUS" DELLA CASA
Il piccolo Iul guardò fuori dalla finestra e poi abbandonò sul tavolo il libro che stava leggendo. Il suo sospiro sconsolato attirò l’attenzione dell'amico Giulio, il quale aveva avuto la mente altrove fino a quel momento proprio come lui.
-Tranquillo, Iul, presto potremo di nuovo uscire e incontreremo i nostri amici!- lo incoraggiò Giulio.
-Sì… ma…-
-Lo so, ti capisco. Pensa che adesso mi manca persino quell’antipatico di Francesco!- lo interruppe in tono scherzoso Giulio.
Iul ridacchiò pensando alla inimicizia tra i suoi due compagni poi tornò a sospirare più mogio di prima.
-Provo a distrarmi con la lettura, però la mia mente continua a vagare e non riesco a concentrarmi- spiegò Iul.
Giulio annuì.
-Succede la stessa cosa anche a me. Non ci fanno uscire di casa ed è davvero dura sopportare la prigionia senza aver fatto nulla di male.-
Questa volta sospirarono assieme tanto fortemente che Raffaello entrando nella sala dove stavano in piedi accanto alla finestra, gli venne da ridere.
-Accidenti, quanto buon umore c’è in questa stanza!- ironizzò il loro maestro.
-E’ brutto non sentirsi liberi neanche di poter giocare all’aperto con gli amici! Anche Iul non ne può più di stare in casa!- si lamentò Giulio mettendo il broncio.
Era una lamentela che aveva già fatto più volte in quei giorni e la risposta non convinceva mai del tutto Giulio e Iul.
-Non possiamo cambiare la situazione, solo il nostro modo di vedere le cose! Sapete che c'è una epidemia in giro e se si esce si può prendere una brutta malattia, quindi cercate di fare buon viso a cattivo gioco e incominciate ad apprezzare quanto di positivo c'è adesso!- consigliò il maestro.
-Il fatto è che non trovo nulla di positivo per cui tirarmi su di morale!- rispose Giulio amareggiato.
-Sul serio? Neanche tu, Iul? Ma ne e siete sicuri?-
I suoi due allievi annuirono convinti.
-E cosa mi dite allora del “Genius della casa?”-
-Genius della casa?- domandarono all’unisono i due amici.
-Esatto! Non ditemi che non lo conoscete?- rispose Raffaello con un sorriso divertito.
-No…- fu la risposta di entrambi.
Forse aveva trovato il modo di distrarli un po' pensò il maestro.
-Ebbene ogni casa ne ha uno e la nostra non è certo da meno!- pronunciò il maestro attirando la loro più totale attenzione.
-Di chi si tratta, maestro, diteci di più!- chiese Giulio alquanto incuriosito.
-Nell’antica Roma si credeva che esistessero degli spiritelli detti “Lari”, con il compito di proteggere la casa e il “Genius” era il più potente di questi custodi.-
-E voi maestro credete ce ne sia ancora uno ora anche qui?-
-Ne sono sicuro! Vi è mai capito di mettere qualcosa in un posto e di non ritrovarlo più anche se siete certi di ricordare di averlo messo proprio lì?-
-Sì, spesso, direi!- ammise Giulio.
-Capita anche a me!- concordò Iul.
-E’ il “Genius” a prenderseli per far notare la sua presenza! E’ un gran giocherellone, sapete? Custodisce per le persone che abitano nella casa i loro tesori semplicemente nascondendoli, poi li fa ricomparire magicamente quando scopre che qualcuno vuole giocare con lui!- concluse Raffaello osservando compiaciuto le loro espressioni sbigottite.
-Sul serio, maestro?! C’è un tesoro nascosto in questa casa?!- chiese Iul pieno di emozione.
-Se penso a quante cose mi sono sparite in questa casa negli anni, direi proprio di sì! Se riuscite a trovare quanto il Genius mi ha nascosto, sarà tutto vostro! Vi farò una lista, va bene?- domandò Raffaello.
-Sì!!!- gridarono all'unisono Iul e Giulio.
-Attenzione però, perché il “Genius” è furbo oltre che giocherellone e se capisce le vostre intenzioni, farà del suo meglio per mettervi fuori strada- aggiunse il maestro soddisfatto della loro gioia.
-Fantastico! Iul, mettiamoci subito alla ricerca del tesoro perduto di Raffaello!- propose Giulio subito pronto a buttarsi in quel gioco.
-Sì! Non perdiamo tempo! Maestro, prepari subito la lista!- replicò Iul ora pieno di entusiasmo.
A fine giornata avevano trovato un medaglione con sopra un piccolo ritratto e una monetina d'oro decorata da un’effige particolare.
-Guardate, maestro, guardate!- gridarono i due giovani allievi di Raffaello.
-Vedo che il “Genius” ha premiato la vostra costanza con due tesori!- constatò lui con largo sorriso.
-Sì, ma chi è questa bellissima donna?- domandò Iul, mostrandogli il ritratto sul medaglione:
-Oh, è una regina inglese, si chiama Vittoria, ma spetta a te, piccolo Iul, scoprire di più su di lei, dopotutto è il tuo tesoro!-
-Lo farò! Sono proprio curioso di sapere tutto su lei!-
-Guardate la mia moneta, maestro… chi c’è raffigurato sopra?- gli chiese Giulio.
-E’ l’imperatore romano Vespasiano, ma anche tu dovrai scoprire da solo chi era e cosa ha fatto!-
Iul e Giulio corsero al tavolo da studio e questa volta la loro mente era allegra senza più cupi pensieri.
-Non vedo l’ora che arrivi domani per andare alla ricerca degli altri tesori nascosti dal dispettoso Lare!- disse Iul e Giulio concordò.
-Ci divertiremo un sacco, lo so! Il maestro ha perso davvero parecchie cose perché la lista che ci ha scritto è davvero lunghissima!-
FINE
(FAGR 07-04-2020)
FAGR-Editore
Falsi d'Autore Giulio Romano
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