2° LEZIONE DI ARCHITETTURA: LA PROSPETTIVA AEREA DI LEONARDO
Il maestro ieri ci ha spiegato la “Prospettiva aerea" di Leonardo da Vinci.
Il grande genio capì osservando con attenzione dalla finestra di casa sua che per disegnare un paesaggio in lontananza correttamente bisogna farlo apparire sfuocato e per riuscirci, è indispensabile tenere la matita leggera tratteggiando linee quasi invisibili; al contrario tutto ciò che ci appare da vicino si deve riprodurre con delle linee grosse e nette. Lo stesso vale se si vuole colorare con pastelli il proprio disegno o dipingere su delle tele con colori a tempera: tutto ciò che è sullo sfondo andrà a confondersi quasi con il colore del cielo. Un esempio di ciò è il quadro di Leonardo qui di sotto.
Qui il genio toscano mostra bene come risulta la "prospettiva aerea", difatti si vedono gli alberi in primo piano scuri e nitidi; più in là appare un monte roccioso ancora abbastanza visibile, infondo si può scorgere poi un'altra montagna talmente chiara da notarsi appena. Tutto diventa sempre più sfumato secondo quanto è lontano dai nostri occhi per cui è così che deve essere disegnato.
Cari amici, mi sono messo anch'io con dei pastelli a disegnare quanto vedo dalla mia finestra ricordandomi questa volta di colorare più chiaro quanto è lontano e più scuro quanto è vicino. Provateci anche voi e resterete sorpresi dal risultato tanto esso sarà eccellente!
Ciao e alla prossima
(FAGR 13-1-2014)
FAGR-Editore
Falsi d'Autore Giulio Romano
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