IL DIVERTENTISSIMO TEATRO DI GOLDONI
Non c'era nulla che Carlo Goldoni (1707-1793) amasse di più del far ridere la gente e quando scoprì come farlo divenne scrittore di commedie per il teatro. Era nato a Venezia dove le attività teatrali andavano forte, tuttavia preferì non copiare lo stile dei vecchi testi della Commedia italiana preferendo rinnovarla. Per far ridere prese in giro l'ipocrisia dei nobili e dei ricchi, inoltre per la prima volta diede importanza ai poveri, i quali salirono al ruolo di protagonisti di bellissime storie dove si cercava la realtà della vita. Il suo era un teatro dove apparivano parecchie maschere come Arlecchino, Colombina, Brighella, Pantalone e molte altre che parlavano in dialetto, soprattutto veneziano (ma non solo). Dai suoi contemporanei Goldoni venne criticato senza pietà perciò in gioventù fu costretto a lavorare come avvocato per mantenere se stesso e l'adorata moglie. Egli comunque non si scoraggiò mai perché la sua passione per il teatro fu fortissima. A partire dal 1748 iniziò finalmente a raccogliere grandi successi. Tra le sue commedie più celebri vi sono: “La Locandiera”, “Sior Todero brontolon”, “I rustici” e “La buona madre”. Le voci della sua bravura nel divertire le persone giunse fino in Francia e quando lasciò l'Italia per Parigi, diventò ancora più famoso. Il re francese Luigi XV lo volle come insegnante di italiano per le sue figlie e Luigi XVI lo confermò per le sue sorelle; ebbe anche una pensione di corte e poté vivere da ricco signore. L'arrivo della Rivoluzione francese nel 1789 (i rivoluzionari odiarono chi aveva servito i nobili), purtroppo gli tolse sia la pensione che tutti i suoi beni e a questo genio veneziano toccò così di morire in miseria.
(FAGR 29-02-2024)
Illustrazione di una commedia di Goldoni
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FAGR-Editore
Falsi d'Autore Giulio Romano
I LIBRI DI IUL, IL PICCOLO PITTORE
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