IUL, IL PICCOLO PITTORE 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Iul&Co. 2009-2024  
COLUI CHE PER PRIMO SCRISSE DELLE FAVOLE 
 
L'uomo che per primo decise di mettere su carta la narrazione di favole prima sempre raccontate a voce si chiamava Esopo. Era nato tanto tempo fa, si pensa attorno al 620 a.C. e si conosce poco o nulla della sua vita; di lui parlarono tanti filosofi tra cui Socrate e Erodoto, nati però molto dopo; di certo si sa che le sue favole furono sempre amate fin dai tempi antichi e ancora oggi sono famosissime; ci sono alcune di loro i cui titoli sono diventati dei modi di dire che al pari dei proverbi, dispensano saggezza popolare. La sua favola intitolata “La volpe e l'uva”, viene citata quando qualcuno finge di non aver mai desiderato un premio solo perché semplicemente non l'ha mai avuto, proprio come faceva la volpe di Esopo, la quale non riuscendo ad arrivare all'uva, affermava di non volerla. Nella favola “La cicala e la formica” sempre di Esopo, si narra di una cicala perditempo affatto saggia al contrario di una formica sua amica che era una grande lavoratrice, quindi ancora attualmente, se si viene paragonati ad una cicala non è certo un complimento, ma se ci si riferisce ad una formica risulta senz'altro una buona lode. Le parole del titolo della favola “Al lupo! Al lupo!”, si ripetono a chi si vuole mettere in guardia dal mentire spesso perché altrimenti, proprio come il pastorello di Esopo che gridava sempre: - Al lupo! Al lupo!- per scherzo, si finisce per non essere più creduti. “La gallina delle uova d'oro” è invece una favola di Esopo il cui titolo viene ripetuto a chi mostra di essere avido di denaro (essa diede origine al proverbio “chi troppo vuole nulla stringe”) perché narra di un contadino con la fortuna di possedere una gallina in grado di fare delle uova d'oro, ma tanto sciocco da pensare che aprendole il corpo, poteva divenire più ricco; naturalmente  solo dopo averla uccisa capì il suo sbaglio.  
Non possiamo sapere se Esopo inventò le favole che scrisse oppure le raccolse da quanto si raccontava ai suoi tempi, ma di certo lui fu il primo a metterle su carta e a farle diventare un genere letterario apprezzatissimo perché adatto a diffondere la saggezza nei giovani. 
 
(FAGR 01-09-2023) 
 
 
 
 
FAGR-Editore 
Falsi d'Autore Giulio Romano 
 
 
 
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