IUL, IL PICCOLO PITTORE 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Iul&Co. 2009-2024  
Scopri l'opera famosa: LA SCUOLA D'ATENE DI RAFFAELLO SANZIO 
Iul arriva a Roma proprio nel momento in cui Raffaello d'Urbino sta affrescando una delle stanze Vaticane con la: "Scuola di Atene" che vediamo nell'immagine sopra. Egli nota nell'interno del dipinto il ritratto di Raffaello, sulla destra quasi in disparte; di Leonardo al centro nelle sembianze dell'uomo con la barba e riconosce anche Michelangelo perchè lo ha incontrato poco prima in un corridoio di San Pietro, ritratto quasi al centro in prima fila, seduto in atteggiamento pensoso, ma non sa chi siano gli altri. Gli sfugge poi il senso dell'affresco che tutto gli sembra, tranne una scuola.  
Raffaello gli chiarisce subito che le scuole anticamente erano all'aperto e che gli insegnanti privati incominciavano solo ai suoi tempi a divenire numerosi. Il maestro ignora come siano le nostre scuole moderne e Iul, preferisce non parlargliene.  
L'insegnante urbinate gli racconta che ha dipinto i grandi personaggi del Cinquecento nei panni dei grandissimi del passato dell'antica Grecia come: Socrate, Platone, Euclide, Eraclito ecc.  
Platone ad esempio, ha il volto di Leonardo, Michelangelo di Eraclito, l'architetto Bramante sostenitore di Raffaello, di Euclide. Gli spiega anche che ha raffigurato in questo affresco un modello di tempio greco con personaggi del presente (del presente di Raffaello, ovvero del Cinquecento) per elogiare la grandezza del papa Giulio II della Rovere che desiderò ricostruire la grandezza che fu dell'antica Grecia e Roma.  
Il papa fece distruggere l'antica basilica di San Pietro per far sorgere la nuova con i modelli rinascimentali e fu un grande sostenitore di artisti. Grazie a lui, essi poterono così compiere opere inseguito irraggiungibili nella perfezione. La Roma di Giulio II dal punto di vista artistico, fu veramente una grande scuola come quella di Atene e il paragone di Raffaello non è affatto esagerato. Nel Seicento e nel Settecento, gli artisti poterono imparare dagli affreschi commissionati da Giulio II oltre che dalle sculture e dall'architettura da lui sostenuta, lezioni importanti in grado di ispirarli per altre opere di notevole pregio.  
(FAGR 19-05-2012) 
 
FAGR-Editore 
Falsi d'Autore Giulio Romano 
 
 
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