AVVENTURA SUL LAGO DI NEMI (terza e ultima parte)
Il maestro fece strada e Giulio lo seguì tenendo in braccio Iul, coprendolo anche con la sua casacca per evitare che si bagnasse troppo.
-I temporali sono piuttosto frequenti in questo periodo dell'anno, ma non c'è da preoccuparsi... non durano mai a lungo. Ecco, siamo quasi arrivati- disse ad un tratto Raffaello.
-Dove?- chiesero all'unisono i due allievi.
-Adesso vedrete- ribatté egli con fare misterioso.
-E' là!- esclamò poi di lì a poco.
Giulio e Iul si guardarono attorno per qualche istante senza notare nulla, poi finalmente videro una rientranza tra le rocce.
-Una grotta!- gridò Iul sorpreso.
-Esatto piccolo Iul ed anche una grotta che in pochi conoscono! Venite, entriamo a ripararci!- ordinò loro Raffaello con un grande sorriso sulle labbra.
-E se ci fossero nascoste delle belve feroci?- chiese Giulio titubante all'idea di inoltrarsi in quella cavità.
-Non ci sono animali pericolosi da queste parti… beh, almeno non troppo!- gli rispose il maestro burlandosi del suo giovane allievo.
-Non lo trovo divertente, maestro!- gli replicò il ragazzino.
-Venite, siamo già fin troppo fradici per restare ancora all'aperto!- comandò ridendo Raffaello.
I due allievi seppure un po' spaventati ubbidirono in silenzio.
-Trovai questo posto per caso la seconda volta che venni da queste parti quando ero ragazzo- raccontò Raffaello per tranquillizzarli appena varcata la soglia della grotta.
Subito dopo si sedettero tutti e tre per terra.
Iul era affascinato da quel luogo, ma anche un po' intimorito dal suo aspetto sinistro e buio perciò per distrarsi domandò: - Maestro, ci raccontate della vostra prima volta in questa grotta?-
- Pioveva proprio come oggi e non sapevo dove ripararmi. Fu solo per puro caso che mi ritrovai qui!- gli rispose Raffaello.
-Quel corridoio dove porta, lo sapete?- chiese Iul guardandosi attorno curioso.
-Ricordo di essere avanzato un po' per scoprirlo tanto tempo fa, ma si era fatto tardi e dovetti tornare indietro. Che ne dite se ci addentriamo oggi?- propose il maestro.
-Entrare là dentro?!- sbottò Giulio con gli occhi sgranati dalla paura.
-Suvvia non fare così! Chissa, magari c'è un tesoro rimasto lì per secoli, proprio come nel lago!-
Il sentire parlare di tesori diede a Giulio un improvviso entusiasmo tanto dal fargli dire:
-Sarebbe bello se ci fosse sul serio un tesoro… davvero credete possa esserci qualcosa?-
-Andiamo e scopriamolo! Allora, che ne dite?- domandò Raffaello.
I due allievi fecero un cenno affermativo con la testa e si apprestarono a seguire il maestro in quell'antro buio quando lui si fermò di scatto.
-Prima però dobbiamo accendere una candela o non vedremo nulla!- suggerì Raffaello.
Dopo prese una candela che teneva in una tasca e l'accese sfregando un sasso contro la pietra della caverna per provocare delle scintille di fuoco.
-Ecco fatto! siamo pronti!-
Il maestro prese in braccio il piccolo Iul mentre Giulio alle loro spalle procedeva timorosamente sussultando ad ogni minimo rumore.
-Guardate, là! c'è qualcosa!- gridò Iul dopo qualche minuto di quel cammino.
Immediatamente affrettarono il passo e giunsero vicino ad una roccia scavata in modo tale da formare una piccola vasca.
-Sembra un contenitore per l'acqua!- disse Giulio entusiasta come non mai.
-Deve essere di epoca romana, vero maestro?- domandò Iul sporgendosi per guardare sul fondo.
-Sembrerebbe proprio di sì!-
-Cosa sono quelle?!- gridò Iul indicando dei piccoli tondi di metallo posti negli angoli della vasca. Raffaello ne sollevò uno e lo mostrò ai suoi allievi.
-E' una moneta!- esclamarono Giulio e Iul assieme pieni di gioia.
-Precisamente! E' un'antica moneta romana!- confermò il maestro.
Naturalmente tutti si misero inseguito a cercarne delle altre setacciando ogni centimetro di quel luogo.
-Ne ho trovata un'altra!- fece Iul raccogliendo una monetina da terra.
-Anch'io! Guardate!- gli fece eco Giulio nello stesso momento.
-E così abbiamo infine trovato davvero un tesoro!- rise ancora Raffaello, assai divertito nel guardarli frugare in ogni dove alla ricerca di preziose monete antiche.
Al termine della ricerca ne avevano trovate cinque in tutto e i due giovani ne erano così felici da saltare dalla felicità.
Quando uscirono dalla grotta ormai non pioveva più.
-La gita è finita ragazzi, è ora di tornare a casa!- affermò Raffaello conducendoli di nuovo verso il lago.
-Che peccato!- si lamentarono i due allievi.
-Non temete, ci saranno presto altre gite!-
-Urrà!!- urlarono Giulio e Iul assieme mentre si dirigevano verso la strada dove c'era il carretto che li stava aspettando.
FINE
(FAGR 14-04-2012)
FAGR-Editore
Falsi d'Autore Giulio Romano
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