AVVENTURA SUL LAGO DI NEMI (Prima parte)
Per il piccolo Iul quella domenica di maggio sarà un giorno davvero speciale. Il maestro Raffaello ha proposto ai due discepoli che ospita in casa sua di approfittare della bella giornata per fare un pic-nic e dipingere all'aperto nella zona dei Castelli Romani. Sia Giulio che Iul, iniziano subito a fare salti dalla gioia in quanto, niente li diverte di più del lavorare all'aria aperta.
Nei pressi di Roma sui colli Albani, si trovano numerosi castelli di epoca romana e nei loro dintorni, si può godere di favolosi panorami, ideali per chi vuole immortalare su carta o tela un bel paesaggio.
-Essendo la prima visita fuori dalle mura di Roma per il nostro Iul, vi porterò sul lago di Nemi- disse il maestro ai due allievi
-Si! E' un posto bellissimo!- esclamò Giulio.
-Fu tra i posti di villeggiatura preferiti dagli antichi romani e non per nulla- commentò immediatamente Raffaello.
-La leggenda vuole che due enormi navi romane ricche di tesori, siano affondate proprio nel lago di Nemi e spesso dal suo fondale, emergono ancora reperti di incredibile bellezza. Vicino al lago c'è un bosco dedicato a Diana, antica dea della caccia e credo proprio che mangeremo lì - aggiunse poi il maestro con foga.
-Sarebbe fantastico oggi poter trovare anche noi dei tesori!- esclamò Iul pieno d'entusiasmo.
-Bisognerebbe andare al largo sul lago per avere una tale fortuna e a noi non credo sarà possibile. I pescatori si, che possono ben sperare! Loro ci vanno ogni mattina con le reti e se sono baciati dalla sorte, possono raccogliere assieme ai pesci anche vari monili appartenenti si dice, proprio a queste due navi sommerse dalle acque del lago tanto tempo fa!-
Raffaello amava le leggende dedicate all'antica Roma ed era un grande appassionato di tutto quanto la riguardava. In quel momento mentre parlava, gli brillavano gli occhi mostrando così ai suoi due discepoli che anche a lui sarebbe piaciuto molto trovare un tesoro.
-Vi prego maestro, ditemi di più sulle navi sparite sul fondo del lago Nemi!- chiese Iul assai incuriosito.
-Ebbene, pare che siano state fatte costruire dall'imperatore Caligola, famoso per la sua crudeltà. Si racconta che queste due navi fossero una dedicata a Iside, dea egizia della maternità e l'altra alla dea Diana e anche che l'imperatore le usava come appartamenti reali quando si recava sul lago di Nemi da lui molto amato. Ma ora prepariamo le sacche con tutto quello che potrebbe servirci!-
Iul emozionatissimo, aiutò Giulio prima a mettere in un sacchetto di stoffa del pane e formaggio e poi, a raggruppare fogli con varie matite colorate da portare con loro per immortalare il paesaggio sul lago.
-Non scordatevi la coperta da stendere sul terreno per poter pranzare tranquillamente! Anzi, portatene due! Vi aspetto in strada!- urlò il maestro che già si stava avviando verso
l'ingresso.
I suoi due allievi corsero allora nelle rispettive camere da letto a prendere le coperte lasciandosi sfuggire parecchi gridi euforici.
"Sarà una grande avventura!" pensava il piccolo Iul felice.
FINE - Prima parte
(FAGR 10-09-2010)
FAGR-Editore
Falsi d'Autore Giulio Romano
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